RICKY GERVAIS – Perché sono ateo
Perché non credi in Dio? Mi fanno questa domanda in continuazione. Io provo sempre a dare una risposta gentile e ragionata. Di solito si rivela un imbarazzante e inutile spreco di tempo. Se a chi crede non servono le prove dell’esistenza di Dio, figuriamoci le prove del contrario. Il loro credo gli basta. Dicono cose come “Per me è vero” oppure “è fede”. Io invece non rinuncio a rispondere usando la logica, perché a mio avviso non essere sincero sarebbe arrogante e scortese. Ed è ironico il fatto che “Non credo in Dio perché non c’è assolutamente nessuna prova scientifica della sua esistenza e, a quanto ne so, la sua stessa definizione è un’impossibilità logica nell’universo conosciuto”, sia considerata una risposta arrogante e scortese.
L’arroganza è un’accusa frequente. Il che è particolarmente ingiusto. La scienza ricerca la verità. E non fa discriminazioni. Fa scoperte, nel bene e nel male. La scienza è umile. Sa quel che sa e sa quel che non sa. Basa le sue conclusioni e teorie su prove solide, che vengono costantemente aggiornate e migliorate. Non si offende se vengono introdotte novità. Si nutre di tutto l’insieme delle conoscenze. Non si fissa su pratiche medievali solo perché sono tradizioni. E se l’avesse fatto, non avremmo avuto la penicillina e ci infileremmo ancora una sanguisuga nei pantaloni pregando. Qualsiasi cosa in cui si “crede” non è altrettanto efficace della medicina. Si potrà dire “Per me funziona”, ma questo vale anche per i placebo. Quel che voglio dire è che Dio non esiste. Non dico che non esiste la fede. Lo so che la fede esiste. Questo lo vedo in continuazione. Ma credere in una cosa non la rende reale. Sperare che una cosa esista non la rende reale. L’esistenza di Dio non è soggettiva. O esiste o non esiste. Non c’è spazio per le opinioni. Le opinioni possono essere personali, ma i fatti no.
Perché non credo in Dio? No, no, no, perché TU credi in Dio? Di certo l’onere della prova appartiene a chi crede. Hai cominciato tu. Se io venissi da te e dicessi: “Perché non credi che posso volare?”, mi risponderesti: “E perché dovrei?” e io direi: “E’ questione di fede”. E se poi dicessi: “Prova che non posso volare. Prova che non posso farlo, vedi che non ci riesci?” tu probabilmente scapperesti o chiameresti la polizia o mi spingeresti dalla finestra urlando: “E vola adesso, coglione”.
Questo è naturalmente un problema di ordine spirituale, la religione è un’altra questione. Da ateo non vedo nulla di sbagliato nel credere in un dio. Non credo che esista un dio, ma crederci non è un male. Se ti aiuta in qualche modo, per me non c’è nulla di male. Quando credere inizia a interferire con i diritti degli altri, invece comincio a preoccuparmi. Non negherei mai il tuo diritto di credere in un dio. Lo farei a patto che tu non voglia uccidere chi crede in un dio diverso, ad esempio. O lapidare qualcuno perché, secondo il tuo manuale, la sua sessualità è immorale. E’ strano che uno che crede in un potere immenso e onnisciente responsabile di tutto ciò che avviene nel mondo, vorrebbe anche giudicare e punire le persone per come sono fatte. Dalla mia esperienza, quelli che meno vengono visti di buon occhio sono gli atei. I primi quattro comandamenti lo ribadiscono per bene. C’è un dio, sono io, non lo è nessun altro, tu sei inferiore e non dimenticarlo (non uccidere nessuno non è che il numero 5.)
Quando mi confronto con qualcuno che biasima la mia mancanza di fede religiosa, gli dico: “E’ Dio che mi ha fatto così”.
Ma di cosa vengono accusati veramente gli atei?
Sul dizionario, Dio viene definito come “creatore sovrannaturale e padrone dell’universo”. Questa definizione si adatta a tutte le divinità, alle dee e a tutti gli altri essere sovrannaturali. Dall’inizio della storia, cioè dall’invenzione della scrittura da parte dei Sumeri circa 6mila anni fa, gli storici hanno catalogato oltre 3700 esseri sovrannaturali, di cui 2870 possono essere considerati divinità.
Quindi la prossima volta che qualcuno mi dice di credere in Dio, io gli chiederò: “Quale? Zeus? Ade? Giove? Marte? Odino? Thor? Krishna? Vishnu? Ra?” Se mi rispondono “Dio e basta. Credo nell’unico Dio”, io gli dirò che sono quasi atei quanto me. Io non credo in 2870 dèi e loro non credono in 2869 dèi.
Una volta credevo in Dio. Quello cristiano. Amavo Gesù. Era il mio idolo. Più delle pop star. Più dei calciatori. Più di Dio. Dio era per definizione onnipotente e perfetto. Gesù era un uomo. Ha dovuto lavorarci. Ha subìto tentazioni, ma ha sconfitto il peccato. Aveva integrità e coraggio. Era il mio idolo perché era gentile. E lo era con tutti. Non si piegò alle pressioni dei tiranni e dei malvagi. Amava tutti senza distinzioni. Che uomo. Volevo essere come Lui.
Un giorno, quando avevo circa 8 anni, stavo facendo un disegno della crocifissione come parte dei compiti di religione.
Mi piaceva disegnare. E mi piaceva la natura. Mi piaceva come Dio aveva creato gli animali. Erano perfetti anche loro. Incondizionatamente belli. Erano magnifici.
Vivevo in una casa poverissima in una cittadina periferica di nome Reading, a circa 40 miglia a ovest di Londra. Mio padre era un operaio e mia madre una casalinga. Non mi sono mai vergognato della povertà. Per me era quasi nobile. Tutti quelli che conoscevo erano nelle mie stesse condizioni e a me non mancava nulla. La scuola era gratuita. Indossavo abiti scadenti ma sempre puliti e stirati. E mamma cucinava sempre. E stava cucinando anche il giorno in cui feci quel disegno.
Ero seduto al tavolo della cucina e mio fratello era appena tornato. Io avevo 8 anni e lui 19. Era intelligente, ma anche molto insolente. Non le mandava a dire e si cacciava sempre nei guai. Io invece ero un bravo bambino. Andavo in chiesa e credevo in Dio, che gran sollievo per una madre proletaria. Perché vedete, in famiglie povere come la mia, le mamme non sperano che i figli da grandi diventino dottori; sperano solo che non finiscano in prigione. E quindi se crescono credendo in Dio, saranno buoni e rispettosi della legge. E’ un sistema perfetto. O quasi. Il 75% degli americani è cristiano fervente; il 75% dei detenuti è cristiano fervente. Il 10% degli americani è ateo; Lo 0,2% dei detenuti è ateo.
Ma, in ogni caso, io ero lì che disegnavo felicemente il mio idolo, quando mio fratello Bob mi chiese: “Perché credi in Dio?” Una domanda semplice. Ma mia madre andò in preda al panico. “Bob,” disse in un tono che sapevo significava “Sta’ zitto”. Perché non si poteva fare quella domanda? Se Dio esiste e la mia fede è forte, non importa ciò che dicono gli altri.
Oh… Aspetta un attimo. Dio non esiste. Bob lo sa, e mamma lo sa fin troppo bene. Era semplicissimo. Cominciai a pensarci, a pormi domande su domande e nel giro di un’ora ero diventato ateo.
Wow. Niente Dio. Se mamma mi aveva mentito su Dio, allora mi mentiva anche su Babbo Natale? Sì, ovvio, ma chi se ne frega? I doni non smisero di arrivare. Così come quelli del mio ateismo nuovo di zecca: i doni della verità, della scienza, della natura. La vera bellezza di questo mondo. Appresi la teoria dell’evoluzione, una teoria talmente semplice che solo il più grande genio inglese poteva averla formulata. La appresi con fantasia, libertà, amore, umorismo. Non avevo più bisogno di cercare il motivo della mia esistenza, mi servivano solo motivi per cui vivere. E fantasia, libertà, amore, risate, divertimento, musica, sport, birra e pizza sono tutti ottimi motivi per cui vivere.
Ma per vivere una vita onesta c’è bisogno della verità. E’ la seconda cosa che ho imparato quel giorno: che la verità, scioccante o scomoda che sia, alla fine conduce alla libertà e alla dignità.
Quindi cosa vuol dire davvero la domanda: “Perché non credi in Dio?”? Secondo me chi pone questa domanda in realtà sta mettendo in discussione il proprio stesso credo. In un certo senso sta chiedendo: “Cosa ti rende così speciale? Come mai non hai ricevuto il lavaggio del cervello come noialtri? Come osi dire che io sono uno stupido e che non andrò in Paradiso? Vaffanculo!” Diciamoci la verità, credere in Dio è una cosa molto strana. Ma visto che è un punto di vista molto condiviso, è accettato. Ma perché è così condiviso? Ovvio. E’ una proposta allettante. Credi in me e vivrai per sempre. Ancora una volta, se fosse solo una questione di spiritualità non ci sarebbe nulla di male.
“Non fare agli altri…” è una buona regola di comportamento. La seguo costantemente. Il perdono è probabilmente la più grande virtù esistente. Ma è esattamente quel che è: una virtù. Non una virtù cristiana. Nessuno è il padrone del bene. Io sono buono. Non credo che verrò ricompensato in Paradiso. La mia ricompensa è qui e ora. Ed è la consapevolezza di cercare sempre di fare la cosa giusta. Ed è qui che la spiritualità si è persa per strada. Quando ha cominciato a dire alla gente: “Se fai questo brucerai all’inferno”.
Non brucerete all’inferno. Però fate i bravi lo stesso.
RICKY GERVAIS
Versione originale comparsa sul Wall Street Journal: http://blogs.wsj.com/speakeasy/2010/12/19/a-holiday-message-from-ricky-gervais-why-im-an-atheist/
Sul tema consiglio Bill Maher: Religulous
Dear Ricky, excuse my English, I wanted to tell you that when you read it is like hearing an echo of my voice. For us atheists there is only one guide: the ragione.E ‘nice to know that one of my favorite actors (you) is not only fun, but also intelligent and sensitive. Thank you for being there.
“Se dio fosse stato vero, sarebbe stato fantastico”.
Pensa se Dio fosse vero! in che madornale errore ti saresti andato a cacciare!; ma no tu credi nel risultato casuale dell’esistenza dell’universo e nostro; questo universo meraviglioso è solo frutto del caso, vero? la bellezza dell’uomo è solo il frutto di affinamento della specie, vero?; pensa se fosse vero che un uomo, duemila anni fa, il figlio di Dio, per amore infinito che aveva e che ha per noi, ha dato la sua vita per ognuno di noi, per salvarci dal peccato ed indicarci la via della salvezza; che purtroppo non è fatta di discoteche, di balli del sabato sera e di tutto ciò che normalmente si dice che rende bella la vita; la sua via è la via della Croce, della sofferenza; come Lui ha salvato tutta l’umanità salendo sulla Croce, così, ognuno di noi per salvare se stesso, deve salire sulla croce; che cosa strana vero? Si chiede all’uomo di pagare con la sofferenza le rinunce le privazioni, le offese ricevute, quella che è la salvezza e la vita eterna. Anche se fosse solo l’1% della possibilità che dai all’ipotesi di Dio, non cancellarla, ma cerca la verità; cerca Dio e Lui si farà trovare.
Non so se possiamo permetterci di concedere a tutti i protagonisti di un romanzo di fantascienza il beneficio del dubbio
…. ma “salvezza” da cosa?
dall’inferno? ma davvero credi nella favoletta dell’inferno, un posto caldo dove tutti sono dei pentoloni stuzzicati da esseri volanti con la coda a punta??
salvati dal peccato originale? quello di adamo ed eva?? ma credi davvero che siano esistiti?? e se non sono esisiti ma sono solo metaforici, in cosa consisterebbe il “peccato originale”? in una proto-scimmia che si è comportata un po male? in un homo erectus che ha menato dei suoi simili?
“purtoppo” l’idea di dio e tutto quello che sta dietro a tutte le religioni è del incompatibile con quanto la scienza ha scoperto del mondo: evoluzione, biologia, neuroscienze, biochimica del cervello, etc.
mi spiace, ma non c’è nemmeno lo 0.00001% di possibilità che il vostro (o qualsiasi altro) dio possa davvero esistere e romperci le balle dopo morti.
Ti parla uno che é stato 30 anni lontano dalla chiesa e che solo un viaggio, fatto per curiosità nel 2010 a Medjugprje, ha riavvicinato, spero definitivamente, al Dio dell’universo; capisco che la fede è un miracolo e che non ha bisogno di tante spiegazioni; o si crede o non si crede; che sia venuto sulla terra un uomo strano che parlava di un mondo senza il peccato; basta leggere le cronache di quei tempi scritte da quelli che non erano credenti per capire che niente è stato inventato.
…in realtà basta leggere le cronache di quei tempi per capire che TUTTO è stato inventato!
l’uomo a cui ti riferisci per caso è Paolo Brosio?
…estremamente probabile….
Io personalmente sono già stato a Compostela, e Medjugorje proprio mi mancava. Mi sembra importante inoltre sottolineare che qui c’è la garanzia di poter assistere ad un’apparizione mariana, uno spettacolo che non tutti i pellegrinaggi sono in grado di offrire con altrettanta sicurezza.
di solito negli altri santuari, i veggenti mai sanno quando appare sta Madonna, o quando arriva il miracolo;si vede che questi veggenti di Medjugorje, hanno messo a contratto una Madonna veramente nel bisogno di lavorare, non salta un appuntamento, non va in ferie, usa l’agenda delle apparizioni con mesi d’anticipo, da quello che dice nei suoi messaggi, pare che si sia ben organizzata con dei consulenti di teatro. Insomma pare una Madonna moderna anche se veste ancora all’antica;
Gli suggerirei per attirare nuove anime, desiderose di conforto, di apparire qualche volta in minigonna, oppure in costume da bagno, o attaccata al palo del lap dance, o in alternativa vestita alla metallara o punk, anche per sottrarre anime alla concorrenza: insomma che si adegui di più ai tempi nostri, come fanno le varie ma_donne star della musica, anche se nel Suo repertorio ci sono solo preghiere e litanie,che se venissero mixate sarebbe una novità non da poco
Ma ” il viaggio” lo hai fatto leccando uno di quei famosi francobolli degli anni ’70 , inzuppati nell’ L.S.D. ?.
Perché vieni a ripeterci pe la 100miliardesima volta la solita pippa del Padre e del Foglio e dell’Amore e del Cercare?
Fattele nella tua Cameretta Pensando alla Mamma.
Che c’è di male a ballare il sabato sera, è per via del giorno? cambierebbe se fosse il giovedi?
la scienza è umile solo se non cerca di dimostrare Dio o (addirittura) la sua non esistenza… non gli è richiesto, non è materia sua, è come voler stringere un bullone con paio di forbici, magari lo fai pure ma non verrà mai come con una pinza! molti scienziati sono atei ma non tirano in mezzo la scienza per spiegare il loro ateismo, esattamente come gli scienziati credenti…
ANCHE SE FOSSE SOLO L’1% DELLA POSSIBILITA’ CHE DAI ALL’IPOTESI DELL’ESISTENZA DI DIO.
“Se dio fosse stato vero, sarebbe stato fantastico”.
Pensa se Dio fosse vero! in che madornale errore ti saresti andato a cacciare!; ma no tu credi nel risultato casuale dell’esistenza dell’universo e nostro; questo universo meraviglioso è solo frutto del caso, vero? la bellezza dell’uomo è solo il frutto di affinamento della specie, vero?; pensa se fosse vero che un uomo, duemila anni fa, il figlio di Dio, per amore infinito che aveva e che ha per noi, ha dato la sua vita per ognuno di noi, per salvarci dal peccato ed indicarci la via della salvezza; che purtroppo non è fatta di discoteche, di balli del sabato sera e di tutto ciò che normalmente si dice che rende bella la vita; la sua via è la via della Croce, della sofferenza; come Lui ha salvato tutta l’umanità salendo sulla Croce, così, ognuno di noi per salvare se stesso, deve salire sulla croce; che cosa strana vero? Si chiede all’uomo di pagare con la sofferenza le rinunce le privazioni, le offese ricevute, quella che è la salvezza e la vita eterna. Anche se fosse solo l’1% della possibilità che dai all’ipotesi di Dio, non cancellarla, ma cerca la verità; cerca Dio e Lui si farà trovare.
L’esistenza dell’universo, come la nostra, non è data dal caos, ma dal più grande ordine mai esistito: l’ordine universale.
È una concatenazione di causa-effetto, di azione e reazione.
Il big bang fu l’azione, mentre tutto il resto, fino ad oggi, è soltanto reazione.
Se Dio esiste non è nulla di pensante, nulla che ci ama, che ci odia, o che può essere pregato, è soltanto l’ordine universale.
L’idea di Dio è sempre mutata con l’avvento delle scienze, della fisica; di conseguenza, quando questa avrà raggiunto l’apice, l’idea di divinità scomparirà per sempre.
Dio esiste e sopravvive nell’ignoranza.
Nomen omen. Portati la tua croce e lascia gli altri liberi di scegliersi la propria. Il Tuo 1% per alcuni equivale allo zero % . Io personalmente non ti offro neanche lo 0,00001% del mio ateismo. Non vado in cerca di proseliti. Vivi la tua fede, lo dico con un neologismo francese, senza rompere i coglioni al tuo prossimo. Che dovresti amare come te stesso.
Caro Florindo,
ciò di cui ho veramente bisogno è di chiarire nella mia mente ciò che devo fare, non ciò che devo conoscere, pur considerando che il conoscere deve precedere ogni azione. La cosa importante è capire a che cosa sono destinato, scorgere ciò che la Divinità vuole che io faccia; il punto è trovare la verità che è vera per me, trovare l’idea per la quale sono pronto a vivere e morire. Quindi se ami qualcosa lasciala andare e solo se torna sarà veramente tornata, siamo sempre a corto di cose che aspettiamo a lungo.
Un abbraccio,
Paolo.
Secondo me , ma è solo l’opinione di un Ignorante, Tu hai solo bisogno di meno seghe ridondanti e qualche normalissima scopatina in più.
aiutooo….
No, sul serio ancora c’è qualcuno che spara il pippone del padre salvatore, Cristo in croce, sofferenza e unico Dio? Non capisco di che cazzo dovrei essere responsabile io per dover vivere una vita di sofferenze. Perchè lui ha sofferto per me? È stato un bel gesto, Gesù, ma io non te l’ho chiesto, quindi infilerò il mio pene in svariate vagine, ubriaco, bestemmiando e con un dito in culo.
P.s. in quale punto esatto della Bibbia è scritto che il sabato sera in discoteca non è la via per la salvezza? Non riesco a trovarlo…
Voglio morire ATEO! Frega un cazzo a qualcuno?