Anthony Jeselnik apre il suo stand-up special, “Caligula” con un rape joke, una battuta sullo stupro. Già da questo si capisce che Anthony non ha paura di risultare offensivo, ma questo del resto si capiva fin dal titolo, “Caligola”, che è la sua risposta alla domanda “Quale persona,
Gentili discepoli di Diogene di Sinope,
è il momento che aspettavate da tanto.
No, non di mordere i ribaldi, ma di gustarvi un Bill Maher d’annata, da tracannare a garganella come un Barolo del ’71.
Correva l’anno 2000: Wojtyla svelava tra il disinteresse generale il Terzo Segreto di Fatima e
Camminare su gusci d’uovo. Questo è quello che praticamente fa Louis C.K. nel monologo che introduce la puntata finale del Saturday Night Live di quest’anno, alla sua quarantesima edizione. Razzismo, conflitto palestinese, pedofilia gli ingredienti.
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Cari proletari di tutto il mondo,
uno spettro si aggira per l’internet.
La sezione archeologia di Comedy Bay è abbastanza lieta di presentarvi uno dei suoi rinvenimenti più importanti: una puntata integrale di “You Bet Your Life” (“Puoi scommetterci la testa”), lo straordinario show, prima radiofonico e quindi anche
Per completare il discorso su Snowden iniziato con l’intervista di John Oliver, abbiamo trovato in fondo al mare i sottotitoli italiani di questo documentario di Laura Poitras, vincitore dell’Oscar agli ultimi Academy Awards, che mostra le fasi in cui la “gola profonda” Edward Snowden nel 2013 rivelò a
Per il latino Lucrezio la poesia è come lo zucchero con cui si cosparge l’orlo del bicchiere dell’amara medicina da somministrare ai fanciulli per renderne meno sgradevole il sapore. Allo stesso modo, riuscire a spiegare a noi caproni ormai devastati da deficit d’attenzione e strafottenza totale temi
Cari passanti di professione,
voi che avete visto tutto, avete già visto The Onion Movie? Ma soprattutto, conoscete The Onion?
Fondato nel 1988 in versione cartacea da due studenti del Wisconsin, è un periodico di notizie finte oggi divenuto anche uno tra i maggiori siti web satirici del mondo. In America è
Ci sono varie ragioni per cui usiamo gli eufemismi: evitare verità scomode, far sembrare le cose più importanti di quello che sono, esigenze di marketing, pretenziosità, aumentare l’autostima degli impiegati, e, in alcuni casi, per puro e semplice spirito politically correct.
Ma, tralasciando gli scopi, la caratteristica comune a
Ciao, amorini coccolini, ogni due anni la NYCA (New York Collaborates for Autism) organizza di concerto con Comedy Central la serata Night of Too Many Stars per raccogliere fondi in favore dei malati di autismo. Il parterre di comici è sempre di tutto rispetto e questa è l’esibizione che ha
A furor di popolo (nel senso che se non l’avessimo fatto eravate in procinto di imbracciare i forconi) pubblichiamo questa chiacchierata a ruota libera sulla comicità di Louis CK, Chris Rock, Jerry Seinfeld e Ricky Gervais.
Quattro dei comici più ricchi e divertenti del mondo parlano tra
Come tutti sapete, Woody Allen non si reca mai alla notte degli Oscar. Le annuali cerimonie di premiazione, nonostante le frequenti nomination, sono state tutte bellamente ignorate dal nostro pervertito preferito, che adduce come scusa il fatto di dover suonare il clarinetto al Cafe Carlyle, come ogni lunedì. Nel
“Sul monte Rushmore della comicità ci cono quattro facce secondo me: Richard Pryor, George Carlin, Bill Cosby e Don Rickles”.
Già queste parole, pronunciate da Jerry Seinfeld, dovrebbero convincervi ad accaparrarvi in men che non si dica i nostri nuovi sottotitoli dedicati a “Mr. Warmth”, al secolo Donald
Egregi presidenti della Repubblica,
ecco a voi il nuovo speciale da 5 dollari di Louis CK. Come ci ha da tempo abituati, il buon Luigi ha messo ancora una volta in download dal suo sito il suo nuovo spettacolo, che trovate qui: Live at The Comedy Store
(Ovviamente se pagate lui
Ci sono offerte che non si possono rifiutare, una di queste è quella di presentare i Golden Globes. Ecco cos’è successo tutte le volte che qualcuno ha avuto la malaugurata idea di proporre la conduzione a Ricky Gervais.
Ma prima, le due apparizioni precedenti, la prima in occasione della
Cari Carletti,
abbiamo valigie piene di video con battute su cazzi finti e scoregge in ascensore, ma anche oggi ci occupiamo purtroppo di argomenti più stucchevoli quali il terrorismo e la libertà d’espressione.
Tutto per colpa di Dieudonné M’bala M’bala, che non è la nuova mezz’ala del Napoli, ma
Un’esecuzione collettiva ha decimato la redazione di Charlie Hebdo. In risposta a quell’orrore, lo slogan Je Suis Charlie è diventato un simbolo di libertà e resistenza all’oscurantismo. Luz, storico disegnatore del settimanale, in questa intervista a Les InRocks parla per la prima volta dopo la morte dei suoi
Jerry Seinfeld. Il successo tonitruante della sua sit-com omonima (chiusa nel 1997) gli ha fatto guadagnare fantastiliardi e ciò gli ha permesso di starsene un po’ più defilato a collezionare automobili e a coltivare certosinamente come un monaco la sua stand up comedy, esibendosi soltanto dal vivo e raramente in tv. Tuttavia
Gentili telecamere che documentano viaggi spaziali e infanticidi,
cosa accadrebbe se un terrorista rapisse l’amatissima duchessa Susannah e chiedesse come riscatto che il Primo Ministro britannico si scopi una scrofa in diretta tv?
Cosa accadrebbe se quello che scriviamo su Internet potesse essere usato per creare un nostro clone
Metto Cristo sotto dieta senza ferro/così il suo sangue si tramuta in vino bianco.
Aggettivo Sette – Nel Segno del Palo
Cari chierichetti vergini e non,
oggi abbiamo il privilegio di avere come ospite nel nostro prestigioso tinello Mortecattiva, un raffinato rapper dal linguaggio forbito e ultraviolento che siamo sicuri
Gentili astensionisti,
approda su queste pagine Stewart Lee’s Comedy Vehicle, la serie condotta omonimamente dal comico inglese su BBC2 che alterna la sua sorniona e colta post-stand up comedy a brevi sketch, uniti da un filo conduttore diverso ad ogni puntata. Lee è al suo meglio poiché ha il completo controllo