Cari creduloni,
all’insegna del più osceno click-baiting, potevamo titolare questo post “Incredibile, Brad Pitt va su tutte le furie” o “Santo cielo, guardate cos’è successo a Justin Bieber!”
Con l’onestà intellettuale che ci contraddistingue abbiamo invece optato per un più sobrio “Zach Galifianakis – Between Two Ferns” per proporvi
Care bombe d’acqua, petardi di sole, granate di vento,
ComedyBay non è solo dedita al sistematico infrangimento di ogni copyright esistente in natura, è anche in prima linea tutto l’anno alla ricerca delle Nuove Proposte della comicità italiana nel tentativo di coglierle nel prezioso attimo prima che diventino
Care forze dell’ordine vicine ma ci auguriamo soprattutto lontane,
è tornato Chris Rock. Il nume tutelare della comicità black contemporanea ci tiene a centellinare le proprie apparizioni pubbliche e si presenta in scena solo quando ha del materiale perfettamente cesellato. Il suo ultimo show risale ormai al 2008 (“Kill the
Cari misogini incalliti,
oggi torna su Comedy Bay Bill Burr, il comedian più amato e stimato da tutte le vostre amiche.
Infatti secondo le più recenti rilevazioni Demoskopea, il fulvo comico di Boston riscuote l’adorazione incondizionata di: Dame di S. Vincenzo (98%), zitelle con gatti (94%), lesbiche separatiste (96%)
Altro che F35 amici sportivi
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Traduzione: Fabio Quaranta, Adrien Vaindoit
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Cari virus con scarpe e non,
non di sola saprofagia vive ComedyBay. Ecco a voi infatti uno spettacolo di un comico vivo e vegeto, per giunta uscito solo pochi mesi fa, che ben ci fa sperare sulla salute di quest’arte minore chiamata stand-up comedy. Lui è l’australiano Jim Jefferies,
Cari tagliagole mascherati,
vi opponete a un paese capace di elevare a maestro dell’arte oratoria Samuel Burl Kinison, figlio di un pastore pentecostale dell’Illinois, che dopo aver tentato di seguire le orme del padre si trasferisce in Texas per riversare in stand-up comedy l’urlo metropolitano dell’americano medio maschilista
Con la stessa solerzia degli operai comunali nel riempire le buche in strada, oggi, armati di pale e olio di gomito, ci apprestiamo a colmare quella che più che una lacuna era una vera e propria voragine.
Stiamo parlando di Dave Chappelle, uno dei più originali, influenti e
Pensate al filo rosso che parte dall’Ungheria del 1941, dove una ragazza di nome Betty Markowitz è costretta a lasciare il suo amore di gioventù per essere deportata a Mauthausen, e prosegue in America, dove questa ragazza, credendo morto quel suo amore, si trasferisce con Otto, un
È un lavoro sporco, ma qualcuno lo deve fare. Così, mentre lotta fra la vita e la morte a seguito di problemi sorti durante un intervento chirurgico alle corde vocali, oggi col tempismo necrofiliaco che ci contraddistingue, vi proponiamo una vera e propria icona della comicità americana: Joan
Lo aspettavate in tanti e finalmente approda ai lidi di Comedy Bay Eddie Izzard.
“Force Majeure” è l’ultimo straordinario spettacolo che il comico inglese sta portando in giro per tutto il pianeta (persino in Svizzera!) con l’ovvia eccezione del Belpaese.
Meno male che ci mettiamo una pezza noi, in
Care aziende leader del settore, essere intervistati da noi è un grande privilegio, soprattutto perché vuol dire essere tra i pochi autori che compaiono su questo sito a essere ancora vivi. Prima delle vacanze abbiamo deciso di invitare un ospite speciale, Walter Fontana, il primo della vecchia
Dal profondo internets viene a galla quello che meno ti aspetti. Stavolta, non si tratta di metodi per ordinare metanfetamina comodamente da casa tramite valuta virtuale, ma è roba che scotta altrettanto. Grazie ai nostri infaticabili scavatori (dei ciechini minorenni), tiriamo fuori dal baule una nuova vecchia
Gentili onironauti della domenica,
oggi vi doniamo, voltata in italica favella, l’intervista a Steven Wright pubblicata l’altro giorno da splitsider.com nella quale il comico americano racconta i suoi 35 anni di stand-up, parlandoci della sua comicità e svelando anche perché e come ha messo lo zampino nell’ultima stagione
Cari avventori di John Oliver Bay,
eccovi ancora un editoriale di Gennaro Olivieri, questa volta sulla Net Neutrality, un tema più specifico e tecnico di cui è più difficile appropriarsi per ben figurare nelle discussioni da bar, ma che riguarda la salvaguardia dell’internet così come lo conosciamo.
Traduzione:
“Non ho i capelli rossi. Non li ho mai avuti. Sì, forse un po’… Ma da piccolo ero biondo e poi sono diventato castano chiaro. Crescendo sono venuti fuori. Mi sono cresciuti un sacco di capelli rossi, ma non sono un ginger“.
Questa sconcertante rivelazione deluderà molti estimatori
Anti-soccer dollar, huge dollar! Dopo il grande successo del video sulla FIFA, ecco un altro bell’intervento di John Oliver da Last Week Tonight, questa volta sull’ancor più spinoso tema della pena capitale.
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Cari ostaggi di banditi colombiani,
La fanciulla di cui vi siete invaghiti è l’odore della legna che arde nel camino mentre voi siete l’alito della domenica mattina? È una coppa di vetro trasparente di Chimay che gronda goccioline di condensa mentre voi siete una lattina di birra calda
Egregi mostri sbattuti in prima pagina,
eccovi dunque il season finale di Louie, una stagione diversa dalle altre e dalla deriva meno divertente e più oniro-sentimentale. Tra i protagonisti di questo finale, il principio di Archimede.
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Traduzione: Paolo Burini, Adrien Vaindoit, Luca Paini, Manuel Dossetto
Revisione:
Dal 27 aprile 2014 si è affacciato sulla scena dei Late Show il britannico John Oliver, con il suo Last Week Tonight, in onda su HBO. Da buon britannico, in occasione dei mondiali, spiega così agli americani il suo amore per il calcio.
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