Care papesse,
un faccino tenerello può rendere accettabili persino aperitivi con dittatori sudamericani. Ma in questa giornata il nostro pensiero non può che volare all’incompreso Joseph Ratzinger, il cui papato è stato un flop per via del suo accento teutonico ma soprattutto di un viso non paffutello. Speriamo che un
Dopo il “caso Villaggio”, un’altra ondata di fiera indignazione scuote il mondo della comicità internazionale.
Ma a differenza del pavido Fantozzi nostrano, la sua quasi coetanea, Joan Rivers, ha risposto con la consueta signorilità (“Scuse un cazzo!”) alle polemiche scatenate da una sua battuta sulla vicenda delle ragazze
Time Out Magazine (maggio 1990)
Quando Time Out Magazine mi ha chiesto un’intervista e stavamo cominciando a definire i dettagli, all’improvviso mi è venuto in mente che si può misurare il valore di un personaggio famoso dal grado di controllo che è in grado di esercitare su di
Popolo di turpi malcreati,
tutto bene? E mettetelo qualche commento, o ci chiudiamo in noi stessi e iniziamo a tradurre tutto lo scibile comico dai giullari medievali a oggi e poi come fate a rimanere al passo?
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Cari finanziatori del terrorismo,
Siamo fieri di presentarvi uno dei migliori spettacoli di uno dei migliori comici che abbiano mai messo piede su di un palcoscenico: ci stiamo riferendo, rispettivamente, a “Word of Mouth” e a Doug Stanhope. Ben consci della vostra indolenza ancestrale, non intendiamo nondimeno concedervi
Buonasera a tutti, amici di Che Tempo Che Fa, volevo mostrarvi una cosa che ho comprato all’Ikea, il mio nuovo soprammobile Lagerbäck: lo metti in un angolo, ti presenta gli ospiti, e nel tempo libero tiene Daniele Bossari lontano dalla strada.
FL: Grazie Fabio, sono sempre emozionata quando
Adesso potrà cominciare davvero la dieta.
John Pinette, stand-up comedian americano, è morto sabato scorso a soli 50 anni, nella sua stanza d’albergo a Pittsburgh, in Pennsylvania.
Veterano della comicità, era noto soprattutto per la sua partecipazione all’episodio finale di “Seinfeld”, ma al suo attivo aveva numerosi spettacoli come
E così sarà Stephen Colbert il successore di David Letterman a partire dal 2015. Eccolo in un estratto del suo famoso intervento del 2006 alla tradizionale cena con i corrispondenti dalla Casa Bianca, in cui rivolge strali al vitriolo all’indirizzo di Bush e dei media, interpretando il
Magnifici rettori,
questo documento si instilla nella fitta tradizione di discorsi motivazionali che affermate personalità sono chiamate a pronunciare di fronte ai laureandi americani (e a quanto pare anche australiani), affinché siano di ispirazione per i giovini, una tradizione che va da Steve Jobs a David Foster Wallace
Egregie persone,
caliamo un pezzo da novanta elargendovi finalmente uno dei pochi spettacoli di George Carlin che erano rimasti ancora insottotitolati. Lo show, registrato nell’ottobre 2001, avrebbe dovuto intitolarsi “I like it when a lot of people die”, ma George dovette cambiarlo in corsa dopo l’11 settembre in
David Letterman dopo 34 anni si ritira. Ecco il suo discorso d’addio (un addio soft perché non avverrà prima di qualche mese) che è sintetizzabile semplicemente in: “E’ stato bello, vado in pensione”.
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Perché non credi in Dio? Mi fanno questa domanda in continuazione. Io provo sempre a dare una risposta gentile e ragionata. Di solito si rivela un imbarazzante e inutile spreco di tempo. Se a chi crede non servono le prove dell’esistenza di Dio, figuriamoci le prove del
Gentili picchiatori e picchiatrici di donne,
ecco a voi il monologo di Louis CK al Saturday Night Live del 29 marzo 2014, fresco fresco di italianizzazione. Un monologo che ha fatto molto discutere la bigotta America cristiana per la parte in cui parla di Paradiso, ateismo e di
Cari pleonasmi,
siete pronti a farvi un nugolo di risate panciute alle spese di un povero malcapitato?
Il roast può sembrare questo a prima vista, ma come scoprirete, l’abbattimento carnevalesco della figura mitica di David Hasselhoff non è che la definitiva consacrazione dello status divistico dell’ex guardaspiaggia di Baywatch.
Chi decide cos’è osceno?
In questa intervista del 2009 Paul Krassner, leggendaria icona della controcultura americana, prova a rispondere all’annosa domanda, parla dell’impatto sulla satira della presidenza Obama, di internet, dello stato attuale della stampa alternativa e molto altro.
Più divertente di Danny Kaye, più potente di Jerry Lewis,
Cari golosoni mai contenti,
oggi è la volta di Jimmy Carr a Live at the Apollo, programma di stand-up comedy in onda su BBC One, giunto quest’anno alla sua nona stagione. Il comico inglese, virtuoso della battuta, ci regala un concentrato di one-liners al fulmicotone, che al bar
Quel predicatore solitario che all’epoca spargeva dal palco disprezzo per i suoi bersagli cosa penserebbe dei suoi odierni agiografi?
Vent’anni dopo la tragica e maledetta ingiustizia della sua morte, non è forse tempo di santificare Bill Hicks come miglior stand up comedian che i critici dei quotidiani abbiano
Vent’anni fa, il 26 febbraio 1994, si spegneva, dopo una breve e segreta lotta contro un cancro al pancreas, uno dei comici più grandi e controversi della storia. Noto al pubblico per la sua passione per le sigarette e per la sua capacità di sconvolgere, provocare e
Russell Dominic Peters (Toronto, 29 settembre 1970) è un comico e attore canadese di origine indiana. E fin qui siamo buoni tutti a cercare su Wikipedia. Ma se dobbiamo ricorrere a Wikipedia per conoscere quello che è il terzo comico più ricco del 2013 ci deve essere
Vuoi vederti veramente l’avanguardia? Guardati un film di Nino Frassica anni ‘80 che si chiama “Il Bi e il Ba”. Ti giuro, zi’, è AVANGUARDIA allo stato puro.
Luigi di Capua
Non c’è niente di meno divertente di un comico che parla della propria arte. Noi di ComedyBay abbiamo